Vieni! (è un invito!)

Più in là del tuo nome e il mio
c’è un attesa senza attesa
che dopo le sbarre di un giardino intatto
fra le piante verdi spazia.
Vieni! Ti accoglierà l’anima sazia,
fa che io veda il tuo volto disfatto;
ti bacerò
e rifiorirà sulla tua bocca nell’atto
l’ultima grazia.
Vieni! Fra la luce dell’alba
il mio sorriso allarga la ringhiera,
con il solo intento di guardarti.
Vieni! Ti accoglierò con una primavera,
ti accoglierò con il sole vivo per accarezzarti.
Vieni! Guiderò verso la luce
il tuo seme cieco
che più non vede perché sulla terra si è perso.
Vieni! Fatti spazio fra le nubi chiare,
tocca con mano le promesse
che sono parole di verità rara,
senza martirio, con tante premesse
di una gioia che ripara
da un destino che non si dichiara.
Vieni! Che non sarò io
quell’amore che non venne,
ma sarò una mano con mille penne
che traccia un sentiero sulla tua strada.
Traccerò un filo…tutto un filo
di pensieri dolci e non amari,
se crederai a quanto ti dico
dormirai fra i sogni più cari.
Vieni! Segue il tuo istinto verticale
e cerca il cielo;
sei semplicemente nato per amare
senza riserva, senza velo.
Vieni! Allunga il passo,
la ricerca sarà freschezza, verità e amore
in un slancio senza imbarazzo
dopo la nebbia, incontrerai il sole.